martedì 8 febbraio 2011

Acquisti per la Cucina...e per la Tazza!


In realtà non ho alcuna ricetta, oggi, visto che ho lasciato a casa per l'ennesima volta le dosi degli scones, ma volevo farvi partecipi dei miei ultimi acquisti e dare qualche suggerimento per chi abita nelle mie zone.

Stamattina sono stata in un Outlet del Kasalingo (aborro l'abuso della kappa...), a Bergamo in via Tiraboschi, e ne sono uscita con un pacco di prodotti Tescoma. Insomma, gli sconti andavano dal 25% al 49% (si, 49, non 50...) e visto che a Natale ho regalato a mia sorella un cesto con vari prodotti Tescoma, che a quanto pare ha apprezzato (ed integrato) ecco, ho comprato qualcosa anche per me.

Cose indispensabili, ovviamente. Come gli stampini, che poi non sono proprio stampini, sembrano tagliole per volpi, per fare i ravioli. Li ho visti da mia sorella, ho anche visto (e mangiato) il risultato e credo siano un valido aiuto per fare i ravioli, che mi piacciono, ma mi fanno perdere un'eternità di tempo.
Poi ho preso la siringa per decorare. Ho già il (la?) sac à poche con cui litigo ogni volta che lo (la?) uso, questo sistema mi pare più pratico e meno sporchevole.
Da regalare alla sorella (così prima la testa lei, poi al massimo la compro anche io) la carta da forno riutilizzabile. Io di solito la riutilizzo un paio di volte, però questa, essendo lavabile, è più pratica. L'unica fregatura è che ovviamente è rettangolare, ma volendo si può ritagliare per prendere la forma degli stampi da forno. La consistenza è comunque molto leggera, sembra poco più spessa della carta da forno tradizionale. Chi non ha bisogno di queste cose in cucina?!?!
Meno fantasioso, ma comunque pratico è il contenitore ermetico a tenuta stagna, o quasi. Avendo la pessima abitudine di cacciare tutto in borsa è proprio quello che mi serve per evitare la tracimazione del condimento dell'insalata o del riso dal luogo d'origine al resto della fauna che vive all'interno della borsa: chiavi, occhiali, libri, agenda, iPod...disastro! Questo contenitore l'avevo già comprato (Esselunga, offerta, tutto come d'abitudine) e poi perso, quindi l'ho preso nuovamente e volentieri, funziona in modo egregio.
L'assortimento presente in negozio è molto interessante: coppapasta, pennelli, forme in silicone per muffin, stampi per crostate, di tutto un po' e scontatissimo!

Gli altri acquisti risalgono invece a sabato quando con Giuly siamo state in un negozio di the a Milano. Mi riservo di parlare più in là in dettaglio dei singoli the e infusioni che abbiamo comprato (una decina tra tutte e due), ma nel frattempo vi segnalo il negozio per chi magari avesse in programma una scappata a Milano prossimamente.

Il negozio dove siamo state si chiama La Teiera Eclettica e si trova in Piazzale Bacone 2. Dista un paio di minuti a piedi dalla fermata della Metro di Lima ed una mezz'ora dal Duomo (passeggiando per Corso Buenos Aires e Corso Venezia).
Avrà almeno un'ottantina di the: neri indiani e di altre provenienze, miscele di neri, verdi cinesi e di altre provenienze, miscele di verdi, oolong, rooibos, pu-erh, affumicati, bianchi ed infusi, ce n'è davvero per tutti! Cliccando sulle varie tipologie aprirete direttamente la pagina del sito con le informazioni su ciascun tipo di the, il che è molto utile per poter arrivare in negozio con qualche idea.
Io e Giuly non ci siamo accorte di queste pagine web, ovviamente, e quindi per evitare di far aprire alla proprietaria tutti i contenitori di the per poter dare un'annusatina ci siamo limitate a testare quelli che così, solo dal nome, ci sembravano interessanti o quelli che la titolare ci consigliava, avendo individuato a grandi linee i nostri gusti.

Oltre ai the sfusi qui si trovano una serie di accessori: tazze, tisaniere, teiere, scatole di latta e di cartone, filtri e filtrini! Tutto quello che può essere utile per comporre un pacco regalo per una persona appassionata di the (si, arrivo un po' tardi per il Natale, ma ci sono sempre i compleanni...) o per i più pigri ci sono già dei set con delle belle scatole, tra l'altro! Insomma, difficile uscire di qui senza aver comprato qualcosa.
Inoltre ci sono prodotti per e a base di the: biscotti per accompagnare il the delle cinque, gelatine al the, cristalli di zucchero e via di seguito. Un'esperienza a tutto tondo.
E per completare il tutto non solo si vende, ma si organizzano anche incontri a tema...non solo istruzioni per la corretta preparazione, ma molte altre tematiche che vi invito a consultare sul sito nella sezione Eventi.
Io non c'ho più l'età per fare vita mondana, ma per chi è di Milano o non ha problemi a spostarsi (per me al mattino è sempre troppo presto e alla sera è sempre troppo tardi...e il pomeriggio ho solo voglia di ciondolare...) credo possa essere una bella esperienza.

Su La Teiera Eclettica tornerò più in là quando avrò esaurito le degustazioni di tutto quanto comprato. Per ora ho provato un the nero al mango ed uno all'arancia amara, niente male!

Uh, ultima cosa. I prezzi.
Qui ho avuto la possibilità di comprare anche solo 50 gr anziché il canonico etto, il che è stato cosa buona e giusta in quanto ho potuto permettermi quattro the diversi. In realtà non è molto caro: ho pagato le mie confezioni dai 2,30 ai 3,30 Euro, in base al tipo di the scelto (ho preso oltre a quelli indicati sopra un infuso fragola-arancia ed un the russo agli agrumi). Rispetto a Sweet Irene di Bergamo, dove vado di solito (che è comunque tutta un'altra cosa, è un bar sui generis con rivendita di the) costano leggermente meno visto che lì li pago generalmente 6 Euro per etto.
E se fate il conto di quanto costa una confezione di the in bustina (saranno sui 50 gr) beh, la cifra non è poi così diversa, con tanti vantaggi in più.
Poter scegliere tra tante miscele e the diversi; poter dosare a proprio piacimento la quantità di the da utilizzare; occupare meno spazio; produrre meno rifiuti; avere allo stesso prezzo una qualità maggiore.
La bustina è comoda, ma io a sto punto la relegherei alle situazioni di emergenza :-)

Per la cronaca, né Tescoma né La Teiera Eclettica mi hanno allungato la mancia per far sì che io spendessi buone parole per loro. Però son sempre pronta a ricevere omaggi :-P


lunedì 7 febbraio 2011

Panini alla Frutta Secca

Dopo la marmellata in bilico sulla ringhiera del terrazzo oggi abbiamo il panino alla frutta secca che invece troneggia sulla fotocopiatrice ;-)

Ieri ho preparato la pasta di pane per fare la pizza, ma visto che Matteo per un paio di giorni sarà via ho preferito non utilizzare tutta la pasta a disposizione, ma destinarne un po' per altri scopi. In realtà poi alla fine è venuta tanta pizza uguale...avrei potuto far più panini, in effetti.

Per darvi l'idea delle dimensioni, ho cotto i panini in uno stampo da 12 muffin, in modo che tenessero meglio la forma, mettendo all'interno di ogni spazio una pallina di pane che occupasse i 2/3 della forma.

Non ho la più pallida idea di quanti ne vengano utilizzando tutta la pasta, io ne ho fatti quattro, credo che a pieno regime ne vengano almeno una quindicina.
Ne ho fatte due versioni: quella con la frutta secca e quelli salati con erbe provenzali e capperi tritati. Visto che l'aggiungere gli ingredienti nella prima fase di lavorazione rende più facile il lavoro (se messa dopo la frutta secca tende a sgusciare via da tutte le parti) meglio separare fin dalle prime mescolate i due impasti.

Ho preferito mantenere la pasta di pane salata e non aggiungere zucchero, mi piace il contrasto tra la dolcezza della frutta ed il sapore salato della mollica.
Per tre panini ho usato due albicocche secche, un cucchiaio di uvetta (fatti entrambi rinvenire in acqua calda per 15 minuti) ed un cucchiaio di pinoli, ma anche noci e fichi secchi ci starebbero bene.
Per rendere la superficie così colorata, e per dare un tono di dolce, ho spennellato la superficie del panino con miele di castagno, allungato leggermente con pochissima acqua per renderlo più scorrevole.

La versione salata prevedeva invece un cucchiaino di trito di capperi e un pizzico di erbe provenzali. Ma che dire di parmigiano e olive nere? peperoni e scamorza? pecorino e menta?
Insomma, la pasta di suo sta insieme da sola, poi si può aggiungere a proprio piacimento quello che più piace!
In questo caso ho sostituito il miele con poco olio e decorato la superficie con pepe nero macinato fresco.

In forno per circa 10 minuti a 250°.

INGREDIENTI per la pasta di pane
500 gr farina 00 o manitoba
300 ml acqua o latte
un cucchiaio di olio
due cucchiaini di sale
una bustina di lievito secco

Amalgamare gli ingredienti, quando l'impasto inizia ad essere sì appiccicaticcio, ma già gestibile, iniziare a lavorarlo a mano sul piano di lavoro infarinato.
Secondo la mia esperienza è meglio aggiungere gli altri ingredienti quando è ancora nella fase dell'appiccicaticcio, in modo che durante la lavorazione vengano ben inglobati nell'impasto.
Lasciar riposare in un posto tiepido, coperto con uno straccio umido, per circa un'ora. Una volta gonfiato, lavorare nuovamente l'impasto, formare i panini e mettere ciascuna pallina di pane nella teglia dei muffin e proseguire la lievitazione per ancora 30 minuti.
Spennellare e cuocere in forno come indicato sopra.