giovedì 28 gennaio 2010

Crostata di pere e cioccolato, la mia...


Ed ecco la mia versione della crostata di pere e cioccolato! Visto che l'altra mi era parsa tanto cioccolatosa e preferivo prepararmi un dolce più leggero, ho cambiato la farcitura, mantenendo identica la base di sottospecie di frolla alle mandorle. Anche in questo caso il giorno dopo è più compatta e gustosa ;-)

INGREDIENTI per la frolla

165 gr farina

30 gr zucchero

125 gr burro

3-4 cucchiai acqua

30 gr mandorle grattuggiate


per la farcitura

4 pere

100 gr cioccolato fondente

200 ml panna da cucina

2 uova

4 cucchiai di zucchero di canna


La preparazione della pasta frolla è uguale a quella prevista per la ricetta precedente (che trovate qui), che brevemente ricapitolo. Lavorare burro a temperatura ambiente, zucchero, farina, acqua e mandorle, formare una palla, avvolgerla nella pellicola e farla riposare. Anche se io, visto che mi pareva facile da stendere, ho subito foderato la tortiera con la carta da forno, e sopra la pasta frolla, e l'ho lasciata riposare già stesa.


Pelare le pere, tagliarle a metà togliendo il torsolo ed inciderle in modo da poterle aprire a ventaglio. Tritare il cioccolato fondente e distribuirlo sulla base in modo omogeneo, disporvi sopra le pere. In una scodella mescolare la panna con le uova intere, aggiungendo solo due cucchiai di zucchero, utilizzando la crema così ottenuta per riempire gli spazi rimasti vuoti, tra una pera e l'altra.

Spolverare la parte di pera che emerge dalla crema con lo zucchero di canna rimasto.


Cuocere a 200° per 45 minuti circa.


Allora, che ne dite? Chi vince?

mercoledì 27 gennaio 2010

Crostata di pere e cioccolato, quella di Matteo!



Questa settimana vi propongo una sfida a base di crostata alle pere e cioccolato!

La prima torta a scendere in campo è quella che ha preparato Matteo durante la settimana in cui, rimasto a casa malato, ha giocato a fare la casalinga (e non mi è parso disperato, anzi!). Nonostante qualche problema in fase di cottura (mai fidarsi solo delle indicazioni del ricettario, ma attivare anche il proprio senso critico) il risultato è stato davvero ottimo, anche se lui si è pianto addosso un po'.

Invece è stato bravissimo! Stranamente la crostata il giorno dopo era molto più buona...ce la farete a tenerla in bella mostra senza mangiarla per almeno 24 ore?


Nonostante io gli avessi lasciato sul tavolo il mio quaderno con la ricetta super collaudata della frolla, Matteo ha deciso di testa sua (o meglio, non si è accorto della mia dritta) e ha preparato anche la base secondo la ricetta. Devo ammettere che non è venuta male, tanto che la settimana dopo (ovvero questo fine settimana) ho deciso di utilizzarla anche io per la mia versione della crostata di pere e cioccolato.

Ma di questo ne parlerò oltre.


INGREDIENTI per la frolla

165 gr farina

30 gr zucchero

125 gr burro

3-4 cucchiai acqua

30 gr mandorle grattuggiate


per la farcitura

4 pere

90 gr burro

45 gr cioccolato fondente

1 uovo

200 gr zucchero di canna

45 gr farina


Preparare la pasta da usare come base della crostata. Rispetto alla mia ricetta tradizionale saltano all'occhio due cose: mancano le uova e c'è molto meno zucchero, un'inezia.

Nonostante non ci sia poi tutto sto burro, risulta molto friabile, molto più di quella normale, probabilmente l'effetto è dovuto al diverso rapporto tra farina e burro. Comunque, donne, è meno grassa dell'altra! Certo, non è proprio dietetica...

Dicevamo, lavorare il burro a temperatura ambiente con gli altri ingredienti, formare una palla e lasciarla riposare in frigorifero una mezz'ora.

Nel frattempo pelare le pere e tagliarle a metà togliendo il torsolo. Montare il burro morbido con zucchero, farina, cioccolato fondente grattuggiato e uovo, aggiungendo alla fine anche la farina.

Stendere la pasta e foderare uno stampo da crostata, adagiandovi poi le pere lasciate a metà.

Cuocere la crostata in forno a 200° per 15 minuti. Toglierla dal forno, coprire le pere con la crema al cioccolato preparata in precedenza e proseguire la cottura altri 30 minuti.


Purtroppo mi è parso più complicato del solito capire lo stadio di cottura della pasta, essendo molto friabile ed essendo già tendente al marrone per la presenza delle mandorle. Si faceva fatica a capire se era ben cotta, al tatto, perché tendeva a sbriciolarsi e dal colore non è che fosse chiaro a che punto si era.

Matteo, come detto, fedele al ricettario (per la cronaca, ricetta tratta da Cioccolato & Co. della Food Editore), dopo 30 minuti l'ha sfornata. Poi son passata io e l'ho cotta altri 25 minuti, partendo da un forno non già a temperatura.

Quindi che dire, calcolate almeno 45 minuti controllando e fidandovi del vostro senso di cuoche o cuochi!


Il giorno dopo mi è sembrata molto più buona e meno dolce di quello che mi era apparso in apparenza, tanto che il leggero strato di zucchero a velo messo per ovviare ad un aspetto non eccelso non c'è stato male. E la base, soprattutto, era molto compatta: si tagliava con facilità, ma rimaneva perfetta.


A domani con la mia versione...in giallo.


martedì 26 gennaio 2010

Fragoline di cioccolato e rum



Tentata ed in parte rassicurata da Ele e dalla sua ricetta dei cioccolatini, ho provato anche io a farli, alla mia maniera.
Rispetto alla ricetta della mia collega di blog, infatti, difettavo di un ingrediente, non so quanto importante nel complesso, ma che sicuramente mi avrebbe agevolato nella preparazione: io sto burro di cocco non l'ho trovato e ne ho fatto a meno. Il risultato è che il cioccolato fuso non era molto liquido e quindi più difficile da gestire.
Se a questo aggiungiamo la furbizia (mia) di comprare le formine per cioccolatini più alte che larghe, a forma di fragola, poi!, è facile intuire come non siano usciti proprio alla perfezione! O meglio, alcuni erano bellissimi, altri...un po' meno, ma si tratta anche di imparare dai propri errori, no?

INGREDIENTI per 18 pezzi
150 gr cioccolato fondente
mezza confezione di marzapane (circa 125 gr)
due cucchiaini di rum

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e, nel frattempo, lavorare il mezzo panetto di marzapane (io ho utilizzato quello in vendita al supermercato) con il liquore. Io ho usato il rum perché è quello che preferisco, ma volendo è possibile sostituirlo anche con altri liquori, ad esempio il Mandarinetto di Saronno, il Cointreau o simili.
Quando il marzapane avrà assorbito l'aroma del rum suddividerlo in 18 palline.
Una volta sciolto il cioccolato, versarlo negli stampini e distribuirlo in parte lungo le pareti di ciascuno...questa delicata operazione è stata fatta, nel mio caso, con un dito!
Aggiungere il marzapane e coprire con il restante cioccolato, aiutandosi con una spatola a distribuire il prodotto e livellare la superficie.

Ora, l'esperienza mi insegna che:
- il lato inferiore, quello che vedete in foto con fogliolina e puntini, è più delicato in quanto quando si vuole fare uscire il cioccolatino dallo stampo di silicone è necessario esercitare un minimo di pressione su questa zona. Quindi è meglio che lo strato più alto di cioccolato sia qui, mettendone di meno sopra.
- ho tentato di fare il temperaggio del cioccolato per renderlo lucido. Ho sporcato un sacco in giro e non ho concluso nulla...forse aggiungendo un poco di burro come ha fatto Ele si riesce a raggiungere un risultato gradevole.
- se dovete comprare gli stampi di silicone è meglio, per prenderci la mano, scegliere figure più semplici...più elaborazione significa più rischi che il cioccolatino sia imperfetto (mi consola il fatto che anche la mia amica Giuly si sia fatta tentare, lei ha preso quelli a forma di mela!)

In ogni caso, anche se non tutti a prova di pasticceria, sono stati letteralmente spazzolati! il sapore era ottimo ed anche l'abbinamento con il marzapane ed il liquore...un ripieno morbido e leggermente alcolico!

giovedì 21 gennaio 2010

Problemi tecnici


Nessuna paura, non sono scappata! Sono solo vittima di una connessione delirante, che spero di mettere in riga entro la fine di questa settimana...tecnico Apple permettendo.
E visto che non voglio fare cattiva pubblicità, il problema non è del mio ♥Mac♥, ma di tutte le connessioni wireless che mi accerchiano!

Vi aspetto settimana prossima!


martedì 12 gennaio 2010

Fagottini di pasta con indivia e chèvre


Eccomi di ritorno! Dov'ero andata? Purtroppo da nessuna parte, mi ero solo presa una pausa dopo la sbornia culinaria natalizia (tra l'altro, nemmeno fotografata).
In più a questa è seguito un fastidioso virus intestinale, per cui a casa nostra ormai si viaggia di risotto al niente o, per essere più sfiziosi, di panini al Philadelphia...ma abbiate fede! Ieri Matteo si è fatto un pollo al curry che avevo preparato e surgelato come scorta per i tempi bui.
E direi che è un buon segno.
Il profumino di curry ha solleticato anche me.

Per tornare al mio blog un passo per volta, inizio postandovi più che una ricetta, un esperimento, fatto in dosi per una persona (me), per testare la pasta fillo che finalmente ho trovato (in Svizzera, però) e smaltire un avanzo di indivia e chèvre.
Esperimento più test più riciclaggio...tante ricette nascono dalla combinazione di questi tre fattori.

Ho preparato, com'è facile intuire, dei fagottini ripieni di indivia e chèvre, molto leggeri perché passati al forno e non imbevuti di burro (ecco il motivo dell'aspetto pallido e anemico rispetto alle tradizionali foto di stuzzichini che vedo online).
Ma è meglio precisare...questa pasta, a base solo di acqua e farina, consente delle preparazioni meno grasse, è vero. Come è altrettanto vero che se non li usa il burro avrà meno gusto e colore e spesso tenderà a sapere solo di farina.

Nel mio caso, avendo utilizzato solo un foglio di pasta, si trattava davvero di un guscio sottilissimo e quindi il gusto di farina era pressoché coperto da quelli più incisivi degli altri ingredienti. Invece la volta che ho fatto dei cestini tipo questi non è che fossero il massimo...

INGREDIENTI per uno
due fogli di pasta fillo
un cespo di indivia
4 fette di chèvre (tipo Saint Maure)
sale, olio, burro e pepe

Tagliare l'indivia e stufarla in poco olio. Regolare di sale e pepe, lasciar intiepidire.
Prendere un foglio di pasta fillo (molto sottile, ma abbastanza largo), piegarlo in due e disporvi al centro una fettina di formaggio con sopra metà dell'indivia, completando con un'ultima fetta di formaggio. Avvolgere su di sè l'involtino (dandogli una forma quadrata o a triangolo) e spennellarlo di burro. Se invece lo si preferisce più ricco, spennellare la pasta fillo di burro prima di avvolgerla.

Cuocere in forno per circa 5 minuti a 200°.