venerdì 24 luglio 2009

Bignè presto fatti (barando un po')!


Dopo aver a lungo sognato di preparare i bagels (fatto!), i bretzel (fatto!), mi rimangono nella lista: la pasta choux, ovvero quella di bignè ed eclaires, e i krapfen. Visto che per i krapfen quello che mi frena è il doverli friggere (A.A.A. cercasi friggitrice in prestito per un pomeriggio) ho preferito cimentarmi in qualcosa di meno puzzolente.


Mi sono quindi lanciata nel mio primo tentativo con la pasta choux, sapientemente fatto con una dose minima, in modo da dover eventualmente buttar via poca roba.

La preparazione della pasta in sé non è stata complicata, si tratta di amalgamare e cuocere un impasto a base di burro, uova e farina, il problema è stata la cottura!

Prima di tutto ho dovuto litigare con la solita sac à poche, che bisognava utilizzare per creare il mucchiettino di impasto.

Poi a metà cottura, quando li ho guardati, si stavano gonfiando e la cosa mi ha riempito di gioia...ma quando son tornata, cinque minuti dopo, erano diventati delle piadine...


Alla prima occasione utile ho chiesto un parere ad un pasticciere amico dei miei genitori che mi ha spiegato il trucchetto!

La prima parte della cottura deve avvenire con il forno chiuso, in modo che il bignè si gonfi...la seconda parte con il forno aperto, in modo che l'umidità esca e la pasta del bignè si secchi un po'. Bisogna insomma seguire per bene i tempi di cottura e le modalità.

Mi ha anche detto che in fondo nemmeno i bignè che si trovano al supermercato, quelli solo da riempire, sono male.


Quindi domenica scorsa ho deciso di provare con l'alternativa più semplice (ma prima o poi riproverò a fare anche l'impasto a casa).

Ho comprato i bignè vuoti della Vicenzi, ho preparato io la crema pasticciera, sia al naturale che al cioccolato, li ho riempiti (non senza difficoltà! io e la sac à poche non andiamo proprio d'accordo...). E li ho mangiati!


In effetti non erano male, lasciandoli riposare in frigo la crema ha inumidito la pasta quel tanto che bastava, visto che in origine i bignè son proprio secchi e fanno anche abbastanza schifo mangiati vuoti (sapete com'è, volevo provare...).


Vi segnalo, quindi, la sola ricetta della crema pasticciera, sperando di mettere al più presto anche quella della pasta choux,e le modalità per farcirli. Nel frattempo utilizzate pure i Bignè da riempire della Vicenzi, io li ho trovati all'Esselunga a poco più di un Euro!


INGREDIENTI

4 tuorli

4 cucchiai colmi di zucchero semolato

60 gr farina bianca (o 40 gr maizena)

500 ml latte

50 gr cioccolato fondente


Mescolare lo zucchero e i tuorli d'uovo in una terrina fino a quando non diventino spumosi, nel frattempo scaldare il latte. Aggiungere al composto la farina o la maizena, mescolare avendo cura di non fare grumi.

Versare il composto di uova nel pentolino in cui si è fatto scaldare il latte, mescolando attentamente, e proseguire la cottura fino a quando la crema non risulti densa.

Fondamentale è mescolare per tutta la durata della cottura, per evitare che la parte a contatto con il fornello solidifichi creando i grumi. Inoltre non proseguite la cottura troppo a lungo, c'è il rischio che la crema pasticciera "impazzisca". Una volta fatta raffreddare  diventerà comunque più solida.


Una volta pronta, versarne metà in una tazza da tenere da parte (sarà per la farcitura al naturale) e far sciogliere il cioccolato fondente nella metà residua (per la farcitura al cioccolato). Una volta ben amalgamato, togliere anche questo dal fuoco e far raffreddare.


Come fare per evitare che si formi la pellicola solida sopra la crema? Ci sono due soluzioni: o far sciogliere un poco di burro sulla superficie, oppure ricoprire la stessa con pellicola trasparente.


Una volta raffreddate le creme, prendere i bignè e praticare un forellino sul fondo (è il posto più pratico).

Arriva il passaggio dolente, ovvero la farcitura: prendere la sac à poche (o meglio ancora, la siringa da pasticciere), scegliere la bocchetta più piccola, riempirla con la crema e introdurre la bocchetta nel foro praticato nel bignè...e spremere! All'inizio bisogna prenderci la mano, ma dopo i primi due tre tentativi si prosegue spediti.


Per evitare che la crema fuoriesca, mettere i bignè a riposare nel frigorifero a pancia all'aria, con il fondo verso l'alto. In questo modo la crema si solidificherà ulteriormente e non uscirà dal bignè.

Una volta ben freddi non ci sono problemi, si possono mettere nella giusta posizione, dar loro una spolverata con lo zucchero a velo e presentarli agli ospiti.





martedì 21 luglio 2009

Torta salata con finocchi, asiago e prosciutto cotto

Come detto, essendo tutta la mia famiglia in vacanza mi è stato lasciato l'onore-onere di utilizzare i prodotti dell'orto che stanno maturando in questi giorni.
Oltre a fare sughi vari (stasera proverò a fare il pesto di zucchine e surgelarlo, sperando che non cambi il gusto...), ho dovuto utilizzare dei finocchi.
Non è che avessero proprio l'aspetto del finocchio che di solito compro al supermercato, questi sembravano essere stati passati in una pressa...visti da davanti sembravano normali, ma messi di lato...delle sottilette!
Il gusto però era buono ed erano anche abbastanza teneri...temevo che magari fossero fibrosi.

Per nasconderne l'aspetto ed esaltarne il gusto ho preparato una torta salata, abbastanza veloce (se si toglie la lessatura della verdura) e naturalmente davvero facile! Matteo, che non ha mai amato i finocchi, ora non dico che ne vada matto, ma apprezza molto!

INGREDIENTI
4 finocchi piccoli (o due grossi)
200 gr asiago
100 gr prosciutto cotto
un rotolo di pasta sfoglia
200 ml panna
1 uovo
sale, pepe

Per prima cosa si devono pulire i finocchi, togliendo la zona con la barbetta e le eventuali parti segnate o più dure. Tagliare a spicchi e lessare fino a completa cottura (i miei hanno impiegato più o meno un quarto d'ora) in acqua salata.
Nel frattempo sbattere un uovo con la panna, regolare di sale e pepe. Tagliare il formaggio a dadini, srotolare la pasta sfoglia su uno stampo da crostata, bucherellare il fondo e foderarlo con il prosciutto cotto.
Una volta scolati i finocchi, distribuirli sulla pasta sfoglia, aggiungere il formaggio e completare con la crema di panna e uova, da utilizzare soprattutto per tappare quegli spazi vuoti che magari si formano tra verdura e formaggio o verdura e pasta.
A volte non uso nemmeno la crema, mi limito ai finocchi e all'asiago, aumentando un poco le quantità del formaggio.
Cuocere a 200° fino a completa doratura della pasta sfoglia.

Si può prendere solo questo elemento come indice di cottura visto che le verdure non hanno bisogno di essere cotte ulteriormente! Così non c'è il rischio di avere la sfoglia pronta e il finocchio indietro.

Lasciare riposare e servire tiepida o a temperatura ambiente.

Come al solito è ottima anche mangiata l'indomani (come molte delle cose che preparo...così lavoro una volta sola!).


lunedì 20 luglio 2009

Pasticcio di Pollo e Funghi

Venerdì, mentre fuori dalla finestra di casa mia si scatenava un inferno di pioggia e grandine (il mio povero caco è sulla strada della calvizie, ormai...) ed io vegetavo sul divano, preda dell'ennesima emicrania, sullo schermo è apparsa la rassicurante immagine di Nigella Lawson, colei che sta diventando il mio guru in cucina! Perché presenta dei piatti velocissimi, gustosi, semplici da preparare, che stimolano anche me, che la carne non la mangio!

Nella puntata di venerdì aveva preparato french toast alla vaniglia, pasticcio di pollo in crosta, ragù veloce e minestra di noodles.
I french toast erano davvero troppo calorici, il ragù lo tengo in serbo per la prossima volta, la minestra era troppo complicata a livello di ingredienti (di roigine asiatica).
Mi son buttata sul pollo!
Sabato, all'Esselunga (tanto per cambiare...) ho comprato tutti gli ingredienti, anche se il petto di pollo a me pareva più una fesa e quindi, anziché tocchetti, sono usciti più straccetti.
Il tutto mi è costato all'incirca 4 euro per due persone.

INGREDIENTI per due
due petti di pollo piccoli
200 gr funghi campignons
100 gr pancetta affumicata
3 patate
pomodorini
erbe provenzali, farina, sale, brodo, aglio

La prima cosa da fare è scaldare un cucchiaio di olio in una padella con i bordi alti, far soffriggere la pancetta ed aggiungere i funghi. Nel mio caso ho usato funghi surgelati, che hanno buttato fuori abbastanza acqua (il che è utile per questo tipo di preparazione).
Nel frattempo tagliare il pollo a dadini, infarinarlo e buttarlo nella pentola. Rispetto al solito non mi sono preoccupata di scuotere i pezzi di carne per eliminare la farina in eccesso, visto che questa avrebbe contribuito a rendere il sugo più denso.
Mescolare un minuto e poi aggiungere una tazza di brodo, o altrettanta acqua con poco dado e proseguire la cottura per circa dieci minuti, fino alla cottura della carne (che, grazie al sugo liquido, si cuoce davvero velocemente).
Nel frattempo pelare le patate, tagliarle a spicchi, farle rosolare in padella con olio, aglio, una presa di sale ed un cucchiaio di erbe provenzali (un misto con rosmarino, salvia, maggiorana). A metà cottura aggiungere qualche pomodorino datterino tagliato a metà, per dare anche un tocco di colore.
Servire pollo e patate insieme.

La ricetta originaria prevedeva che il piatto, preparato piuttosto liquido, venisse poi servito in una ciotola coperta con della pasta sfoglia, passata al forno. Aumentando un poco la densità del sugo, invece, lo si può benissimo servire come secondo in un piatto normale! Visto che il pollo non patisce qualche minuto in più di cottura, se vi doveste accorgere che il sugo è troppo liquido, basterà prolungare di poco la permanenza sul fuoco. Tutto qui.

Nell'insieme mi sembrava un buon piatto, e Matteo ha confermato!
Rapidissimo, nuovo e dalla riuscita sicura...


martedì 14 luglio 2009

Un orto traboccante di verdure mi richiama all'ordine!

Eccomi di ritorno, pronta a rimettermi ai fornelli dopo due settimane di sole (più o meno...), mare, lettura (tanta!) e cucina di sopravvivenza :-)
Inoltre per le prossime settimane avrò a disposizione tutte le verdure dell'orto dei miei, visto che son rimasta da sola...quindi c'è già una buona base di partenza, tra basilico, zucchine, pomodori, insalata, erbette, finocchi ed altro ancora.
Non mi resta che elaborare qualche ricetta, spolverare le pentole e darci dentro!
Sperando che la tanto famigerata ondata di caldo che si annuncia non mi faccia passare la voglia di cucinare (in questo caso ci si butta su insalate di pasta e nulla più).

Non potendo inviare cartoline a chi ogni tanto transita di qui, vi lascio comunque una foto dell'isoletta che per due settimane c'ha visto ospiti (all'orizzonte si vedono le simpatiche nuvole che non c'hanno abbandonato nemmeno per un giorno).

Si ricomincia!